domenica 14 marzo 2010

PORTO ANCORA OGGI LE FERITE DEL BULLISMO

Alessandro Età: 26
Ho subito atti di bullismo per tutto il periodo delle superiori, calci insulti sputi, ho sopportato di tutto, premetto che la mia situazione familiare era un disastro, mio padre era ed è ancora un alcolista,
mia mamma mi ha fatto da padre e madre.... a casa non parlavo, e a scuola
subivo le angherie dei bulli, ero diventato il passatempo della classe.
Crescendo è diventato sempre peggio, al punto che anche le ragazze si
prendevano gioco di me, chi vorrebbe stare con un debole.
Violenze fisiche e mentali, dal mangiare il cancellino della lavagna a minacce e insulti.
Una volta mi hanno buttato la borsa fuori dal bus, sono dovuto tornare a casa a piedi, cosa ci trovassero di divertente me lo chiedo ancora oggi.
Nei film che fanno oggigiorno, quando il bullo ti butta a terra arriva qualcuno che cerca di darti una mano, per me nessuno è venuto, e se qualcuno si è avvicinato era per colpirmi.
Probabilmente ognuno ritiene il proprio caso il peggiore, io non so se il mio lo sia, ma so che è stato orribile, né i professori né il preside hanno mosso un dito, anzi sono arrivati a dirmi, a quei giorni -non è un nostro problema-.
Le ferite guariscono, l'orgoglio e il dolore nel cuore no.
Tutto quello che ho subito mi ha portato ad un isolamento così estremo che a 26 anni mi ritrovo senza amici, senza nessuno.
La colpa è soltanto mia, se fossi stato più forte adesso non sarei solo e non avrei così tanti problemi ad instaurare un qualsiasi rapporto con gli altri.
Ho voluto raccontare tutto questo, perché non riesco più ad andare avanti, ne ho parlato con la mia famiglia, ma non hanno capito.... sono un debole, un verme... questo sono per loro.
Spero che se qualche ragazzo di 13, 16, 18 anni legga questa testimonianza,
capisca quanto è grave e quanto profonde possano essere le ferite del bullismo, se siete vittime del bullismo e né i vostri genitori né i docenti fanno qualcosa, denunciate alla polizia, non permettete che vi rovinino la vita.
Ogni giorno è peggio, vedo gli altri vivere e io non spero altro, di smettere di soffrire.

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