venerdì 19 novembre 2010

BULLISMO PSICOLOGICO DALLE COINQUILINE

Omega Età: 24
Salve, sono una studentessa di psicologia. Da qualche settimana mi trovo in una situazione che non trovo altro termine per definire se non bullismo psicologico, che avviene all'interno della mia abitazione, da parte delle mie coinquiline, dato che sono studentessa fuori sede. C'è una storia di qualche anno precedente allo scoppio che è avvenuto da poco tempo.
Quando entrai in casa cercarono tutte di legare con me e di coinvolgermi. Una di queste ragazze, come me, studia psicologia nella mia facoltà. Inizialmente andava tutto bene, ma dopo un po'di tempo senza alcun motivo apparente, ogni volta che mi trovavo in spazi condivisi con questa ragazza, lei si allontanava, evitava di parlare con me, e così facevano anche le altre, per un motivo che non sapevo definire. Dopo un po' di tempo mi accorsi che questo evitamento avveniva più o meno nel periodo di studio. Pensai che forse a questa persona desse fastidio che io avendo 3 anni in meno fossi più avanti nello studio, perchè oltre a evitarmi, lanciava delle sottili battute su alcune cose che mi riguardavano (il fatto che a volte mi fossi fatta firmare la presenza dalle amiche) e denigrandole davanti a me. In ogni caso in quel periodo andavo a chiedere spiegazioni sul suo comportamento, le chiedevo se le avessi fatto qualcosa, e quello che ricevevo era un no, un abbraccio, un ringraziamento sul fatto che avevo aperto il discorso e una dichiarazione di amicizia. Per poi tornare punto e a capo. Sono poi cominciati vari episodi paradossali: spesso con questa ragazza, M., si fissava di fare qualcosa insieme, ma puntualmente venivo a sapere che lei l'aveva già fatta per fatti suoi senza avvertirmi. Una terza ragazza, P., che mi sembrava un po'dipendente da M. e particolarmente fragile, spesso mi rimproverava di cose che non avevo fatto, quali il lasciare disordine, o il non lavare i piatti, cose di cui era responsabile M. la quale nonostante fosse presente non disse mai nulla negli episodi. Cominciai a trovare il comportamento di M. poco rispettoso nei confronti sia miei che delle altre. Per quanto riguardava me, io cercai di essere sempre disponibile, anche sul prestarle dei miei vestiti. Lei cominciò a entrare nella mia stanza, a prendere vestiti, a rovinarli senza avere la decenza di dirmelo. La musica a tutto volume con le porte aperte mentre. Lo spostare, o il buttar via le mie cose senza chiedere il permesso. In quel periodo in cui mi evitavano ci stetti malissimo, pensavo di aver fatto loro qualcosa, e scrissi sul mio diario per sfogarmi. Probabilmente qualcuna di loro trovò quelle pagine, ed M.le utilizzò davanti ad altre persone per farmi passare da persona falsa, che non dice le cose davanti, e che è cattiva (ovviamente lo sfogo era pieno di parolacce). Mi sono sentita sempre repressa con loro, perchè l'aggressività di M.mi spaventava, non riuscivo a dire le cose che non mi andavano bene, sentendomi dire da lei e dalla mamma che sono una persona arrivista perchè ero avanti nello studio, ed ho incassato. Nonostante ciò mi sono resa disponibile, feci ad M.delle traduzioni, la aiutai con gli esami, badai alcune volte a una persona molto vicina a lei che ha problemi di dipendenza. Ho assistito a situazioni estremamente violente che mi hanno lasciato un'impronta, sentendomi rimproverare nei giorni seguenti perchè avevo detto di non voler mai più vedere in casa cose del genere. Alla fine, dopo 3 anni di questi episodi, ho perso la pazienza, ho deciso di non reprimermi più ed ho detto a questa persona quello che pensavo di lei. La risposta di M. è stata che io sono la persona invadente, che io non so stare accanto alle persone perchè sono menefreghista (ovviamente la battutina sul fatto che io sarò un pessimo psicologo non poteva mancare), che ho le manie di persecuzione perchè credo che tutto ruoti attorno a me.
Nella stessa conversazione però mi faceva capire che seguiva le mie pagine internet e sapeva gli eventi che mi accadevano. Mi diceva che sentiva ogni cosa dalla mia camera, mi riferiva le parole, ma poi diceva che per lei non esistevo. Queste parole adesso non mi hanno ferita, perchè ho imparato a stare benissimo da sola. Inoltre mi dice che anche l'altra ragazza, P. pensa quelle stesse cose di me. Quello di cui mi accusava, era di non andare a chiedere spiegazioni. Io penso che se mi viene fatto un torto, debba essere lei a parlarne con me se ci tiene, perchè evidentemente lei ha un problema con me. Per questo sono stata accusata di essere menefreghista. E delle accuse su episodi che proprio avevano un altro significato e sono stati interpretati come invadenza. Mi ha chiesto di andarmene da casa.
Io non sono nella situazione di andarmene, ho una persona in famiglia che sta
morendo, e credo di non dover essere io ad andarmene di casa. Ho notato che M. è inoltre una persona che parla alle spalle. L'ho capito perchè anche con me parlava male di altre persone, di tutte le altre coinquiline, si vantava del fatto che le raccontassero storie dei loro problemi psicologici, e di tante altre cose in cui lei eccelleva rispetto agli altri. Le ho chiesto quindi di lasciarmi in pace, di non invadere i miei spazi e di evitare di fare battutine ad altre persone che non c'entrano nulla nei nostri screzi. Quello di cui ho paura è non tanto che si crei una situazione in cui vengo esclusa (ormai sono quasi abituata a non essere informata sulle cose che riguardano la casa e quindi tutte noi), quanto di una qualche ritorsione psicologica, che le battutine continuino, e fenomeni di questo tipo. Sono sempre stata una persona abbastanza forte, a livello psicologico. Ma in questo periodo mi sento molto abbattuta, come se non valessi niente, come se fossi inutile, come se non avessi niente da dare. Ciò nonostante ho creato una cerchia di amici al di fuori della casa, e degli altri interessi quali suonare in un gruppo musicale, che coltivo sempre fuori. Non so come reagire davanti a queste cose, che per me non dovrebbero neanche esistere. E probabilmente ho bisogno di sapere se mi sto sbagliando o meno nel modo di considerare questa situazione. Grazie.

VITTIMA DELLE BULLE A CAUSA DELLA MIA BELLEZZA

frida may Età: 17
Un saluto ai visitatori del sito.la mia storia è legata a maltrattamenti perpetrati da compagne di scuola e risale all'inizio del liceo.premetto che ho sempre condotto una brillante carriera scolastica e anche il liceo mi ha riservato le medesime soddisfazioni.nonostante il mio rendimento non ho mai cercato per me gloria e riconoscimenti, nè mi sono posta in una posizione di superiorità rispetto agli altri, non solo perchè io considero i compagni per quanto di bello possono offrirmi nella vita quotidiana, ma soprattutto perchè non sono una persona competitiva o superba.anzi vi dirò che sono sempre stata una ragazza molto solare,simpatica,con una particolare abilità nell'imitare i prof!:-),aspetti che hanno da subito divertito i miei compagni e hanno contribuito a farmi sentire integrata. i problemi si sono presentati all'improvviso,tuttavia era chiaro che già esistevano e anzi erano cresciuti come una malattia silente e asintomatica.e da lì un susseguirsi di frecciate, battute poco eleganti che alludevano ad una predilezione di un professore nei miei confronti(peraltro non certo richiesta da me);inoltre queste ragazze hanno iniziato ad isolarmi, a mettermi in cattiva luce dinanzi agli altri compagni!e io che mi chiedevo:ma come?usciamo insieme,ridiamo,trascorriamo dei momenti sereni e felici,com'è possibile?questa corgerie di maltrattamenti è andata intensificandosi finchè un amico comune,fuori della scuola,ha iniziato a mostrarsi interessato a me.tutti mi hanno sempre definita molto bella e anche le "bulle" me lo hanno fatto notare in diverse occasioni nelle quali ho avuto modo di cogliere una certa nota di disprezzo,anzi di rimprovero.ho vissuto momenti decisamente bui,non parlavo con nessuno perchè già di mio sono alquanto riservata,anzi quando mi sono aperta con una parente sono stata accusata di manie di persecuzione.ancora oggi, nonostante abbia l'appoggio di una eccellente compagna e l'affetto di tutti gli altri compagni MASCHI,il clima in classe è opprimente,non mi sento circondata da persone sincere.come cambiare il mio comportamento o emendare in loro?grazie per la cortese ettenzione e scusate se sono stata prolissa!!!:-)

martedì 22 giugno 2010

HO SUBITO ATTI DI BULLISMO DA PARTE DI TUTTI

Sonya Età: 16
Sono una studentessa del liceo, da quando ero alle
elementari sono sempre stata timida, ma ho avuto dei buoni rapporti con tutti,
fino alla quarta. Da lì in poi, in qualsiasi scuola o gruppo in cui sono
entrata, mi sono ritrovata sotto bullismo, a volte, pure da parte dei
professori...
In quarta e quinta dicevano che ero handicapata e che gli facevo schifo.
Piangevo spesso per questo, ma ciò che mi faceva stare male più era che in
entrambe le due scuole (la quinta l'ho frequentata in un'altra scuola, per
cercare di sfuggire alle prese in giro) a dire queste cose per prime, erano
state due mie care amiche, che per me in quel periodo, dato che i miei avevano
appena divorziato, erano tutto. Nell\'estate della quinta mi era sembrato di
uscirne, perchè avevo fatto amicizia con alcune ragazzine e uscivo spesso con
loro. Poi, a causa di un litigio scatenato nel gruppo dalla madre di una di
loro, non le ho più frequentate e mi sono chiusa in me stessa, perdendo poco a
poco tutti gli amici che avevo. Ho cambiato scuola spesso da allora: in prima
media ridevano di me e mi minacciavano, mi buttavano gli astucci a terra e mi
hanno fatto scherzi molto pesanti, coinvolgendo pure, una volta, un mio amico
(sotto minaccia)e facendoci litigare. Tutta la scuola rideva di me e così
cambiando speravo che cambiasse tutto, invece anche nella successiva sono
diventata la soggetta della situazione. Qui, oltre per la mia timidezza, mi
prendevano in giro perchè ero brutta, dicendo che nessuno voleva uscire con me
e che gli disgustava anche pensare di toccarmi. Provai anche gli scout e
dissero le stesse cose anche lì. Entrata al liceo ho cercato di essere
femminile ed estroversa e hanno iniziato a prendermi in giro per quello e
perchè ero amica di una ragazza down e per questo, secondo loro, dovevo
vergognarmi... ho cambiato di nuovo scuola, ma questa volta non sono riuscita a
fingermi estroversa. Mi hanno presto isolata e, entrata su fb e msn, non mi
hanno dato l'amicizia e qualcuno mi ha presa a parolacce, dicendo che gli
stavo sul... perchè ero associale. Una professoressa, inoltre, dato che non ero
brava nella sua materia, ha iniziato a prendermi di mira e dire ai miei
compagni che ero pazza, che dovevano chiudermi in un manicomio, che sarebbe
stato meglio non fossi mai nata, che ero una disgrazia... Sono stata ricoverata
per una malattia e lei, nel frattempo, ha sparso la voce in classe che non era
vero e l\'anno successivo che io mi fingevo cieca, perchè ho dovuto confessarle
che non vedo con un occhio.
Nella nuova scuola (ho cambiato di nuovo) vado d\'accordo con tutti e ogni
tanto esco con alcune mie compagne, ma non riesco a stare bene con loro, perchè
penso sempre che da un momento all\'altro possano voltarmi le spalle e iniziare
a ridere di me e chiamarmi sfigata. Ho paura di fargli sapere che non ho amici.
E non riesco nemmeno ad avere un fidanzato, perchè se qualcuno mi chiede di
uscire io non riesco più nemmeno a rivolgergli la parola. In molti mi dicono
che sono bella e simpatica e intelligente... ma non ci credo, non riesco
neanche a immaginare di stare con un ragazzo, di fidarmi di qualcuno al punto
da concedermi di poterlo amare.
Infatti, anche se ho detto che ogni tanto esco con loro, capita di rado, e
capita anche che a scuola io non riesca a parlare con loro, che mi nasconda
dietro un libro a ricreazione, fingendo di studiare. Ma in realtà non studio.
Non ci riesco. Ho paura di prendere brutti voti e di scoprire di essere davvero
stupida. Anche ora dovrei studiare, ma appena ci provo mi viene la nausea, come
anche prima di andare a scuola. Quest'anno ho fatto molte assenze e ho finto
spesso di stare male sfruttando il fatto che per un certo periodo mi sono
sentita male davvero, sempre per lo stress. Ma quelle cinque ore per me sono
una tortura... non so sopportare lo sguardo delle mie compagne, che mi
dimostrano in ogni modo che mi ritengono una di loro e il sapere che io non so
nemmeno ricambiare la loro amicizia. Non sopporto più niente... e verrò
bocciata per questo, per i voti bassi e le assenze. Prima ero la migliore in
ogni materia, ora sono solo una fallita che non fa altro che autocommiserarsi,
perchè non è in grado di lottare... Non credevo sarei diventata questo. Ho
deluso tutti. Vorrei tanto uscirne, ma sento che sarà dura. Sento che forse, se
mi aprissi con qualcuno, sarebbe più semplice, per questo scrivo qui... ma far
sapere alle persone che conosco tutto ciò che ho appena scritto mi spaventa,
non so se capiranno o se ciò le allontanerà di più. Mi sento diversa. Lontana.
Persa.

NON SO' CHE CONSIGLIO DARE A CHI E' VITTIMA DI BULLISMO

Paolo Età: 16
Salve a tutti.

E' la prima volta che riferisco ciò a qualcuno... spero di essere abbastanza
preciso, e di essere capito.

Io, al contrario di tanti altri, quando ero alle medie non avevo alcun problema
a socializzare con gli altri ragazzi della mia età, perchè eravamo quasi tutti
alla pari, piccoli, e quindi nessuno poteva prendere in giro un altro.

Ora che sono andato alle superiori (adesso mi trovo in 3°), dalla prima
superiore è tutto peggiorato.
Ci sono alcune fasi della giornata scolastica in cui non sono preso di mira dai
bulli, e altre dove sono preso di mira.

Purtroppo non sono ancora uscito da questa situazione orrenda, ed ogni anno,
spero che non ci sia nessun bullo che mi prenda di mira, ma... in ogni classe
c'è sempre qualcuno che deve usare le mani per sentirsi grande.

Non so che consiglio dare a chi è vittima del bullismo... perchè neanche io
l'ho trovato.

TI RENDI CONTO CHE IL BULLISMO ESISTE QUANDO CAPITA A TE

non credevo Età: 13
io non credevo di essere stata vittima di bullismo fino a
quando per una ricerca scolastica non ho letto alcuni scritti che parlavano e
spiegavano questo fenomeno. Il mio persecutore è di un anno più grande perchè è
stato bocciato. Non credo che il mio caso abbia caratteristiche standard:
Eravamo molto amici ma poi ha iniziato a trattarmi male, offendendomi e
rompendo delle mie cose. Di lui non mi sono sorpresa molto quello che mi ha
colpito è che nessuno, nemmeno le mie più care amiche hanno fatto qualcosa per
fermarlo, nessuna. Io mi reputo una persona abbastnza forte emotivamente e dopo
un po' di questi sopprusi l'ho affrontato, gli ho urlato contro
(contrariamente a come consigliano gli esperti ho poi scoperto) e gli ho fatto
capire che se voleva offendere qualcuno con me aveva sbagliato persona. Non
credo che se l'aspettasse perchè (non subito) ma piano piano ha smesso. Abbiamo
amici comuni perciò tutt'ora stiamo insieme e non mi da fastidio, anzi. Io non
ho più accennato all'accaduto ma non dimentico ne perdono ma la cosa mi ha
aperto gli occhi: il bullismo esiste. Io non credevo, finchè non capita a te tu
non ci credi.

PESI ED ARTI MARZIALI CONTRO IL BULLISMO

Ex vittima del bullismo Età: 29
Io sin dalle elementari non dico che ho vissuto veri e propri atti di bullismo (a parte quando sono stato picchiato una volta) ma comunque c'era gente che mi stuzzicava faceva battute pesanti e minacciava di picchiarmi fuori dalla scuola e io quando uscivo dalla scuola facevo un altra strada per non incontrare il bulletto perchè avevo il terrore credetemi.
Una volta c'era uno alle scuole medie che era fidanzato con una mia compagna di
classe che a me piaceva e si era inventato che io gli avevo dato fastidio e mi
minaccio ma finì per fortuna li la cosa. Sempre alle scuole medie c'era uno
che l'aveva presa con me non si sa per quale motivo e mi faceva minacciare dal
fratello che era anche grosso di stazza.Alle superiori stessa situazione. Forse
perchè ero timido e gracilino. Però tutto cambiò quando decisi di iscrivermi in
palestra. In fatti dal quarto al quinto superiore ero cambiato parecchio
fisicamente grazie ai pesi e mi sentivo più sicuro di me. Insomma c'era gente
molto cattiva a scuola dalle elementari alle superiori. Come ho detto prima al
quarto superiore iniziai a fare pesi avevo 17 anni e piano piano ho preso
sicurezza in me stesso. Sono molto più socievole perchè più sicuro di me
stesso. Non ho più ovviamente paura dei bulletti e quando ne vedo qualcuno può
bastare che lo guardo male e se ne va anche perchè oramai sono più di 10 anni
che faccio bodybuilding e powerlifting e sono passato da neanche 60 kg di peso
corporeo a oltre 90 kg. Con tutti quei muscoli e con la forza acquistata sia
con il bodybuilding ti credi quasi un padre eterno anche perchè sono uno dei
più grossi e forti della mia palestra dove mi alleno. L'unica cosa che però
non mi piace di me stesso è che penso è a causa del bullismo subito quando ero
poco più di un bambino fino a 17 anni, sono diventato molto permaloso e sono un
pò diffidente. Non ho incontrato mai più i bulletti che mi davano fastidio ed è
meglio così perchè se li dovessi mai incontrare penso proprio che gli
spaccherei la faccia! Ovviamente sono contro il bullismo e sono pronto a
difendere la gente che subisce il bullismo. Fate pesi fate arti marziali e
vedrete che sconfiggerete il bullismo. Voglio dire un ultima cosa: Adesso nasce
anche il cyber bullismo che è ancora più da vigliacchi perchè si è nascosti
dietro un monitor! Ho detto tutto. Un abbraccio

lunedì 19 aprile 2010

HO DA SEMPRE SUBITO ATTI DI BULLISMO

Alessandra Età: 15
ciao io abbito a roma e ho da sempre subito atti di bullismo sono stata sempre presa in giro alle elementari per il mio modo di essere sempre molto timida e mi prendevano di mira anche riguardo al mio comportamento io da sempre non sono mai stata accettata per quello che sono non avevo amici venivo derisa spesso e volentieri ed escusa nei giochi di gruppo alle medie è stato anche peggio delle elementari e le offese erano più pesanti del solito e cominciavano a farmi più male che mai non venivo invitata alle feste di compleanno e il sabbato non uscivo mai con nessuno adesso stò al primo superiore perchè sono stata bocciata un anno a raggioneria e adesso stò alla scuola alberghiera e con la mia classe mi trovo molto bene ma tutta la scuola cioè persone di tutte le classi mi chiamano ripetutamente barbie perchè ho un viso e un corpo perfetto e magro e ho i capelli biondi poi sono stata fidanzata per quasi un mese con un ragazzo di nome mattia di 15 anni che era un ragazzo della classe accanto alla mia poi lui mi ha lasciata perchè diceva che non era pronto ad avere una storia con me e disse tante altre cose che per me erano solo scuse poi il giorno dopo si stava baciando con un altra e ho saputo dai suoi amici che lui baciava lei non perchè gli interessava ma perchè voleva
vedere la mia reazione per farmi soffrire e ci è riuscito questo è stato il
colpo di grazia che mi ha fatto veramente molto soffrire di più di quanto io
già stessi soffrendo poi adesso 2 ragazze della classe sua mi volevano menare
ma alla fine non lo anno fatto per paura di beccarsi la sospensione e anche
perchè un loro amico che stà nella mia classe ed era anche amico mio disse a loro di lasciarmi stare queste 2 ragazze anno preso a chiamarmi pure loro barbie io ora non ho più fiducia in mè stessa il mio livello di autostima è molto basso vado male a scuola proprio per tutti i disaggi che io ho dentro di me io ho un enorme soffereza dentro di me che nessuno può capire e immagginare per fortuna almeno nella mia classe ho più amiche del solito

martedì 16 marzo 2010

CYBERBULLA

Laura Età: 34
Questa scritta qui è una storia vera, è una storia di una bimba che ha subito violenza e ora sta molto male. Sta male perché ha subito
cyber bullismo da parte di alcuni adulti. Per paura da allora non mangia e
soffre di attacchi di panico. Userò un nome di fantasia, per proteggerla. La chiameremo Maria. Maria è una bimba molto tranquilla, dolcissima e ha un grande amore per la musica. La prima volta che si collega a internet a solo dodici anni. I suoi genitori sono contrari a regalarle un pc, pensano che sia troppo giovane ma poi acconsentono , fidandosi della figlia. E’ una figlia ubbidiente e non ha mai creato particolari problemi.

La piccola chatta con i suoi amici, come tutti gli adolescenti di oggi. Senza particolari problemi. Un pomeriggio decide di cercare informazioni sul suo gruppo preferito. Trova una donna che sostiene di conoscere questo gruppo direttamente. Dalla gioia non ci crede e commette l’errore di scriverle. La donna le conferma quanto già trovato, addirittura si spaccia per promoter ufficiale della band in questione. Le garantisce che tramite lei ha molte probabilità di incontrare il suo chitarrista preferito.

La donna convince la bambina a registrarsi sul forum della suddetta band,
sostenendo che qui troverà altri fan che decideranno se la bambina è adatta a partecipare al loro fan club. Purtroppo molti vogliono incontrare il gruppo e quindi sono costretti a fare delle selezioni. Non tutti sono adatti a incontrare la band. La bimba si iscrive fiduciosa, sperando veramente di poter essere scelta e incontrare il suo idolo. Scrive un primo messaggio presentandosi. Viene immediatamente attaccata e minacciata in maniera grave. La minacciano di morte. Impaurita chiede aiuto alla donna, che le risponde che le minacce se le merita. Si avete letto bene. Se le merita.

La donna decide di far credere ai suoi amici fan che la bimba sparlava di loro.
Motivo? Banale gelosia, la sua risposta è stata questa: “quelli sono solo i suoi amici, non me li porterai via”, quindi si è sentita costretta ad
avvertirli. Da tener presente che questa donna ha trentatre anni e madre di due figlie. Questo è solo l’inizio purtroppo. La bimba chiede aiuto alla famiglia che contatta il webmaster del sito. Il webmaster e il manager della band si scusano con loro, e promettono di controllare meglio il forum. Il forum come promesso cambia, si aggiungono più moderatori e quindi più controllo.

La donna viene avvertita che la famiglia ha intenzioni legali, quindi lei per paura si scusa e racconta perché del suo comportamento. Accuserà un'altra ragazza dei reati da lei commessi. Sostenendo che è il male in persona. La famiglia scettica contatta la ragazza per dei chiarimenti e scopre che questa giovane è innocente. La ragazza racconta la sua storia. La vera colpa è di un ragazzo esaltato e di amici compiacenti. Il ragazzo si fissa su una persona e gli amici lo spalleggiano. La donna ha solo seguito il branco, peggiorando di molto la situazione. In realtà la stessa donna è solo una pedina per farsi quattro risate. La ragazza racconta che fu costretta ad abbandonare il forum perché erano riusciti a convincere tutti del suo odio. Qualsiasi cosa sarebbe stata inutile.

La famiglia ha di nuovo una discussione con la donna. Disperata, lei, si scusa di nuovo dicendo di essere molto stressata, che non voleva tutto questo e di aver agito in buona fede sempre, credendo alle persone sbagliate. Racconta di essere una persona sola senza amici e le piaceva la protezione di chi le credeva. Il tutto la faceva sentire importante e amata, amore che non ha mai ricevuto dalla sua famiglia e della vita. Nel reale lei è una persona rispettabilissima ma qui si è fatta prendere la mano e si è trovata nel panico.
Molte cose sono state fraintese, lei non è cattiva.

La famiglia lascia cadere le accuse per pietà. La bimba e la donna restano
amiche e la situazione sembra migliorata. Mentre la famiglia e la bimba credono nella buona fede della donna. Tutto torna tranquillo, o così sembra. Verranno violati account, lasciati messaggi denigratori, minacce e altri reati.
Obbiettivo far credere che la bimba e la ragazza siano la stessa persona o poco serie. La bambina verrà di nuovo attaccata senza ragione. Verrà accusata di essere dispettosa, di pazzia e di stupro. Da allora la bimba si è chiusa in se stessa, piange e rifiuta il cibo.

La famiglia sta attualmente cercando di mettersi in contatto con la donna per avere spiegazioni. I ragazzi fanno gruppo e la donna è inrintrancciabile. La piccola passa come una cyberbulla …
Grazie per questo spazio e per aver letto. Laura.

BULLISMO ONLINE IN UN FORUM

Età: 30
Questa è la mia storia, spero possa essere d’aiuto e magari riceve qualche consiglio.

I miei problemi nascono quando partecipo ad un forum musicale a livello
internazionale. Gli utenti italiani sono pochi e si fa subito amicizia. L’unica donna sono io, quindi quando uno dei ragazzi decide che io sono da evitare faccio viso a cattivo gioco. Giustifico tutto come dello stupido maschilismo risolvibile con il tempo.

Con il tempo convinco un’amica ad iscriversi, parlando bene del gruppo. Lei accetta e si ambienta bene ma la mia situazione non cambia. Anzi, la mia amica si allinea al branco. Minacce e parole poco carine faranno il resto.

Sembra che io provi odio per il branco e che parli male di loro, dicono che
dico che sono cattivi. Tutti sanno che non è vero ma fa comodo crederlo, sembra divertente.

Come giustificazione la mia amica dirà che per solitudine ha fatto cose poco carine e non ha smesso perche si sentiva protetta quando i ragazzi gli credevano. Si perché, capita l’antipatia nei miei confronti da parte di un utente, per conquistarlo, farà credere che le faccio guerra. Lascio il forum molto delusa, sperando che la storia sia chiusa.

Vengo in seguito contattata da altre persone, che sono in contatto con il
branco precedente, chiarisco subito che non voglio problemi. Tutto bene finche per motivi di salute, finisco in ospedale.

In questo tempo i nuovi contatti mi mettono in ridicolo sul web, facendo
credere che sono un tipo strano, che non mi faccio sentire e altre
stupidaggini. Avrò poi problemi di accout e di mail. Ci resto male e decido di lasciarli perdere per sempre quando esagerano con la mia salute.

Mi sarei inventata il ricovero e tante altre cattiverie. Non prendono bene il mio abbandono e mi dato il colpo finale facendomi passare per matta. Mi sarei finta diverse persone per metterli in ridicolo, per far credere che loro sono cattivi. Loro poverini non si spiegano il perché del mio comportamento e avvertono tutti di starmi lontano per non avere problemi. Io ho causato problemi a tutti.

Che fare in queste situazioni, tutto sembra contro di me?
Io sono serena, so di essere una persona seria e chi non mi crede non mi merita però se potessi togliermi qualche sassolino e vendicarmi lo farei volentieri.

domenica 14 marzo 2010

PORTO ANCORA OGGI LE FERITE DEL BULLISMO

Alessandro Età: 26
Ho subito atti di bullismo per tutto il periodo delle superiori, calci insulti sputi, ho sopportato di tutto, premetto che la mia situazione familiare era un disastro, mio padre era ed è ancora un alcolista,
mia mamma mi ha fatto da padre e madre.... a casa non parlavo, e a scuola
subivo le angherie dei bulli, ero diventato il passatempo della classe.
Crescendo è diventato sempre peggio, al punto che anche le ragazze si
prendevano gioco di me, chi vorrebbe stare con un debole.
Violenze fisiche e mentali, dal mangiare il cancellino della lavagna a minacce e insulti.
Una volta mi hanno buttato la borsa fuori dal bus, sono dovuto tornare a casa a piedi, cosa ci trovassero di divertente me lo chiedo ancora oggi.
Nei film che fanno oggigiorno, quando il bullo ti butta a terra arriva qualcuno che cerca di darti una mano, per me nessuno è venuto, e se qualcuno si è avvicinato era per colpirmi.
Probabilmente ognuno ritiene il proprio caso il peggiore, io non so se il mio lo sia, ma so che è stato orribile, né i professori né il preside hanno mosso un dito, anzi sono arrivati a dirmi, a quei giorni -non è un nostro problema-.
Le ferite guariscono, l'orgoglio e il dolore nel cuore no.
Tutto quello che ho subito mi ha portato ad un isolamento così estremo che a 26 anni mi ritrovo senza amici, senza nessuno.
La colpa è soltanto mia, se fossi stato più forte adesso non sarei solo e non avrei così tanti problemi ad instaurare un qualsiasi rapporto con gli altri.
Ho voluto raccontare tutto questo, perché non riesco più ad andare avanti, ne ho parlato con la mia famiglia, ma non hanno capito.... sono un debole, un verme... questo sono per loro.
Spero che se qualche ragazzo di 13, 16, 18 anni legga questa testimonianza,
capisca quanto è grave e quanto profonde possano essere le ferite del bullismo, se siete vittime del bullismo e né i vostri genitori né i docenti fanno qualcosa, denunciate alla polizia, non permettete che vi rovinino la vita.
Ogni giorno è peggio, vedo gli altri vivere e io non spero altro, di smettere di soffrire.

MIA FIGLIA E' VITTIMA DI AZIONI DI BULLISMO E MOBBING FEMMINILE

emy Età: 10
Scrivo per conto di mia figlia Emy, una bambina di 10 anni, da tempo vittima di azioni di bullismo e mobbing femminile.
Frequenta il quarto anno di scuola elemntare, ha poche amiche in classe e pure quelle hanno finito per voltarle le spalle. E' una bambina bellissima ed intelligente, ma troppo timida e buona. non sa difendersi di fronte ad un attacco di prepotenza, la sua bellezza delicata la espone a invidie e
maldicenze. Anche la nostra famiglia ora è stata isolata, nessuno ci saluta
più, abbiamo il vuoto intorno. I motivi? Sono a noi ignoti, come la causa di tutto questo. pensiamo che qualcuno della classe abbia gratuitamente messo in giro delle voci per screditarci, ma non abbiamo prove. Toglierò mia figlia da quell'inferno, ma prima voglio un pò di giustizia, Una mamma esasperata....
Saluti

MI PRENDE IN GIRO IN MODO SUBDOLO ED INDIRETTO

Francesca Età: 14
Sono in terza media.Una mia compagna di classe ha voti sul 7 e l'8 ha l'abitudine di adulare gli insegnanti ed è tenuta da loro in molta considerazione,da un pò di mesi si comporta in questo modo:parla male di
me a voce abbastanza alta che io possa sentirla ma che non la sentano gli
insegnanti,mi offende in tutti i modi possibili e le mie compagne ridono alle sue battute cattive,in questo modo tutta al classe si è allontanata da me tranne una ragazza che è mia amica da molti anni ma anche lei vittima di scherzi deridenti.Oltre a me anche 2-3 maschietti vengono presi in giro in maniera diretta.
Il modo in cui prendono giro me invece è più subdolo e indiretto,io non riesco a reagire,a volte vorrei picchiarla ma ho il terrore che tutto il gruppo si rivolga contro di me,difendendo lei ed attaccando me...Sono brava a scuola la mia media è sul 9 e temo che tutto questo ingelosisca questa ragazza che vuole vendicarsi raccontando delle cattiverie su di me..
Cosa devo fare? Mi è passata anche la voglia di andare ed ora che si avvicina l'iscrizione alle scuole superiori ho il terrore di potermi ritrovare questa ragazza nella mia stessa classe.Vi prego aiutatemi datemi dei consigli,ho paura che se lo racconto agli insegnanti non mi credano perchè hanno un'alta opinione di lei oppure che la richiamino e che la situazione invece di migliorare peggiori.

domenica 21 febbraio 2010

TOGLIERMI IL DENTE E RISPONDERGLI ?

CLAUDIO Età: 20
Ero in pullman e alla discesa c'è sempre ressa per scendere,un mio amico ha chiesto di ad alta voce di stare calmi e di non spignere,ad un certo punto un ragazzo gli ha puntato il dito contro e gli ha continuamente ripetuto di stare zitto e muoversi.Il mio amico lo ha ignorato e
questo se ne è andato.
IN quel momento ho provato un forte rabbia dato che in precedenza ero stato anche io vittima di ripetuti episodi di bullismo ho provato paura e tanta rabbia.Ora come potrei comportarmi se succede nuovamente un fatto
simile e soprattutto succede a me?
Questo bullo non era granchè fiscamente anzi era grosso e grasso,se dovesse ricapitare con questa eprsona io sono portato a rispondere con fermezza di portare rispetto dato che non mi conosce nemmeno e cercare di non fare trasparire la mia insucureza sulla situazione,la mia paura e che abbia coltelli con se o armi pericolose,però se succedesse ancora penso prorpio che gli risponderei e se fosse necessario usare anche le mani anche se la cosa mi spaventa.Che consiglio mi può dare a riguardo io penso che la cosa migliore sia togliermi il dente e rispondergli.

NON SONO MAI STATO CREDUTO DALLE MAESTRE

agneau Età: 10
Ho subito di tutto, calci, spputi, materiale scolastico distrutto e a volte sottratto. A casa non raccontavo nulla, perchè non serviva che a peggiorare la mia situazione: la cosa che più mi ha segnato in tutto
questo e che non potrò mai più dimenticare è stato il fatto di non essere stato mai creduto dalle maestre: '' Ricorderò sempre era il mese di novembre , la bidella aveva preparato il pane cunzato con l'olio, durante la ricreazione, mentre si andava in bagno il bullo con i suoi cinque . sei fedeli rovesciarono il pane per terra e poi tutti daccordo mi accusarono e gli insegnanti ciechi , mi sgridavano... e non potevo nemmeno parlare:
'' Stai zitto tu!''
Non c'era nessuna difesa, venivo insultato, offeso, deriso e alla fine anche portato in un interclasse straordinario per mettermi in mostra che avevo fatto pipì nel cestino dei rifiuti altrimenti venivo riempito di calci e sputi.
Sono convinto che i docenti lo vedessero e che lo sapevano perchè, anche mio padre era preso di mira: C'era un alunno che filmava B. in bagno col motorola, ma poi la mamma dichiarò che loro non hanno mai avuto un motorola e così tutto il resto e dovetti smettere di andare a scuola erchè mi veniva il vomito e la diarrea EE.PP

giovedì 28 gennaio 2010

FILM SUL BULLISMO

SEGNALO IL FILM SUL BULLISMO
'NIENT'ALTRO CHE NOI'
http://www.nientaltrochenoifilm.com/

BULLISMO IN SQUADRA

Con la presente per sottoporLe una situazione che si e' verificata in palestra dove io e il mio collega alleniamo una squadra Under 15
Abbiamo organizzato la cena di Natale con tutta la squadra e i genitori, ma un ragazzo Marco non e' venuto sul momento non abbiamo dato importanza alla cosa, pensando che avesse avuto altri impegni, dopo qualche giorno il ragazzo dopo l' allenamento ci ha detto che non aveva più voglia di continuare, ci abbiamo parlato dicendogli di pensarci bene che l' importante non e' diventare un campione ma praticare una sana attività fisica in palestra, e di valutare bene la decisione ci saremo aggiornati la settimana prossima.
Martedì ha chiamato la mamma dicendoci che appena parlava con il ragazzo di sport cominciava a piangere,
questa frase e' stato per noi un campanello di allarme, infatti nella seduta di allenamento seguente abbiamo messo i ragazzi seduti e ci abbiamo parlato chiedendo se c' erano problemi all' interno dello spogliatoio ??
A quel punto si aperto uno scenario per noi inaspettato, tutta la squadra apostrofava Marco con la frase sei un frocio, oltre ad offenderlo con altre frasi ingiuriose, inoltre era vittima anche di alcuni atti definirei di bullismo gli mettevano il giacchetto sotto la doccia, le scarpe nella spazzature ecc.
Altri episodi di questo genere si verificavano anche tra gli altri componenti della squadra che gli hanno definiti come scherzi.
Chiuso l' allenamento abbiamo tra di noi su come affrontare la situazione per risolvere questo problema, per questo Le abbiamo scritto per chiederLe secondo la sua esperienza e professionalità secondo Lei la soluzione migliore per affrontare questa situazione.
Con l' occasione Le inviamo i nostri più cordiali saluti e La ringraziamo per l' attenzione.
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Salve,
ritengo che innanziutto dobbiate raccogliere le singole testimonianze dei vari ragazzi ed individuare analogie e differenze nei racconti. Ciò al fine d'individuare se la squadra nel suo complesso si è comportata da bullo o è stata trascinata da bulli singoli.
Successivamente riunire tutta la squadra ed avviare una discussione di gruppo su ciò che è successo senza colpevolizzare in particolare nessuno.
Infine la squadra nel suo complesso dovrebbe recarsi dalla vittima, chiedere scusa e invitarlo a ritornare.
Facile a dirsi il tutto ma più difficile a farsi. In ogni caso bisogna tentare.
Cordiali saluti
Dott.ssa Rosalia Cipollina