RagazzaDelusa Età: 19
Sono una ragazza di Milano che frequenta la quarta superiore. Studio in un Linguistico Progetto Erica quindi la mia classe è composta maggiormente da ragazze(17). Sono 3 anni che vengo completamente isolata, derisa e schernita.
Tutto iniziò per la compagnia che frequentavo, poichè le mie compagne non l'apprezzavano.
In seguito, avevano iniziato a deridermi per qualsiasi cosa potesse venirgli in mente: la musica che ascoltavo, l'aspetto fisico(a causa di ciò mi sono anche ammalata di bulimia nervosa), il mio modo di vestire, il mio modo di parlare o comportare, i miei voti,ecc...
Oltre alle cattiverie e alle risatine che subivo ogni giorno per 6 ore, sono stata vittima anche di scherzetti stupidi.
Per esempio,mi sono trovata i quaderni strappati, le cicche attaccate alla sedia e allo zaino oppure lanciate nei miei capelli(che ho dovuto tagliare) o attaccate al mio giubbotto, le caramelle ciucciate e poi infilate tra i miei libri, il diario nascosto fuori dalla finestra, ecc...
Insomma, la mia vita scolastica fino ad ora non è mai stata facile. Più volte ho denunciato il fatto ai professori e anche alla preside del mio istituto m nessuno mi ha mai dato aiuto.
Mi sono sempre sentita dire "Resisti, tanto dopo la quinta non le vedi più" oppure "magari sei tu che sbagli qualcosa con loro".
Ho provato e riprovato a mostrarmi disponibile nei loro confronti: ad esempio se qualcuno mi chiedeva in prestito una penna o il bianchetto, non mi sono mai rifiutata di prestarglieli, e se mi chiedevano i compiti o gli appunti per copiarli, glieli ho sempre passati. Mi è anche capitato di coprirle per vari motivi, ma la situazione non è mai migliorata.
Purtroppo è diventata sempre più dura da sostenere quell'atmosfera che si era creata. Ho iniziato a perdere concentrazione in classe, e ad aver la costante paura che al minimo errore potessi venir derisa dalle altre. Così i miei voti cominciarono pian piano a scendere, e io iniziai a chiedere ai miei genitori sempre più spesso di tenermi a casa perchè ero talmente in ansia di entrare in
classe che mi sentivo male( spesse volte al punto di avere mal di pancia o mal di testa fortissimi). 2 settimane fa ad una gita, le mie compagne mi hanno nuovamente e pesantemente aggredita (verbalmente) con la scusa delle numerose assenze che ho fatto e da quel giorno non mi sono più presentata a scuola perchè mi sono sentita male per via dell'ansia che mi hanno causato. Ho informato la preside, chiedendole nuovamente aiuto, ma lei niente, ha dato nuovamente la colpa a me. Mi ha detto di finire la scuola e se proprio ci tenevo, di cambiare scuola l'anno prossimo. La preside non mi ha concesso di ritirarmi dalla scuola ma io non me la sono sentita di rientrare in quelle mura e non ho più frequentato quindi ora io sono soltanto un'alunna assente e come conseguenza di ciò la preside mi ha rimosso dal programma(a cui tenevo moltissimo) degli studenti che in estate svolgono gli stage lavorativi nelle aziende. E quindi, alla fine di tutte le mie sofferenze, l'unica punita sono stata io! Infatti sono stata avvisata che con queste assenze verrò bocciata (nonostante avessi dovuto avere la media del 7 e tre esami da fare a settembre) a priori perchè ho superato i 50 giorni della legge Gelmini. E la cosa che mi delude maggiormente è che se qualcuno avesse provveduto a me prima, forse non sarei arrivata a questo punto oggi. Ma ora capisco perchè si sentono al tg così tante storie di ragazze/i che si suicidano, dove nessuno aveva provveduto per evitarlo.
1 commento:
Per RagazzaDelusa.
Carissima, mi sento di dirti coraggio.
Ho vissuto la tua stessa esperienza, che forse è stata anche peggiore perchè le cattiverie che subivo erano quotidiane, spesso fisiche e violente e ti posso garantire, come nel tuo caso, del tutto gratuite. Ancora non mi spiego cosa spinga l'essere umano, a coalizzarsi con gli altri per fare del male senza motivo ad una persona, colpevole a volte di essere solo un po timida o non bellissima. Anche io ho avuto i tuoi stessi problemi ed ho perso un'anno di scuola perchè l'ansia che mi generava la situazione mi impediva di impegnarmi nello studio ed avevo paura di andare a scuola. Comunque te la faccio breve. adesso ho 30 anni, mi sono diplomato con un discreto voto, ho una laurea in giurispudenza con il massimo dei voti, ho trovato uno splendido lavoro, una bellissima famiglia, ho una casa di proprietà ed una bella macchina. E soprattutto, posso guardare con compassione a molti di quelli che mi prendevano in giro ed ai quali voglio riuscire a perdonare sinceramente, cercando di dimenticare tutto il passato. Perciò ti dico coraggio, non ti abbattere, vedrai che presto cambierà anche per te. un abbraccio.
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